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1° GP di Carasco

5 mar 2023

SIMONE ROTONDARO VINCE A CARASCO

La sesta edizione di Formula 7 Racing è ufficialmente iniziata con la prima gara di campionato, che si è svolta sul Circuito kart di Carasco domenica scorsa. L’impianto kartistico, immerso nel verde, è situato nella bassa val Fontanabuona, nell'immediato entroterra di Chiavari.


L’evento di Formula 7 Racing ha richiamato un pubblico di persone incuriosite di vedere le performance e i duelli dei sessantaquattro piloti di kart.


La Formula 7 Racing è l’unico campionato di rental Kart italiano strutturato su quattro Formule divise in tre categorie (Formula League, Formula Challenge e Formula Start, quest’ultima suddivisa in due gironi, A e B) in cui i piloti hanno la possibilità di promozione o retrocessione in altra categoria a seconda della loro classifica finale.


A chiudere l’evento kartistico a Carasco sono i piloti League, che in qualifica dovranno cercare di fare un giro quasi perfetto per accaparrarsi almeno una delle prime due file della pregara e qualificarsi poi tra i primi quattro che gareggeranno per la prima e ottava posizione. Altrimenti la finale sarà per la nona e sedicesima posizione. Unico Gran Premio del campionato con questo format in cui sedici piloti vengono divisi in due batterie.


QUALIFICHE

Simone Rotondaro, pilota di casa e del CKC Reparto Corse, è il più veloce in qualifica e si aggiudica la pole position, seguito da Sandro Anfuso, Luca Campanini e Andrea Sacchi. Pertanto, secondo l’ordine di arrivo dei sedici piloti, la pregara 1 sarà formata da tutti i piloti dispari con Rotondaro e Campanini in prima fila, e la pregara 2 da quelli pari con davanti Anfuso e Sacchi.

Carasco è la “Montecarlo” del karting come evidenziato più volte da alcuni piloti. Se sbagli vai a “muro”.


FINALE - DALLA 9° ALLA 16° POSIZIONE

Per Fabio Puglia la pista è divertente ma impegnativa poiché è la sua prima volta su questo tracciato e il suo obiettivo primario è un risultato almeno medio. A seguito di qualifiche complicate, Puglia raggiunge il settimo tempo in pregara per poi finire in finale B. A questo punto l’obiettivo è vincere la “finalina”, e grazie anche alle penalità di pista questo mi riesce: - continua Fabio - volevo almeno un risultato medio e ho ottenuto esattamente la metà; ok adesso però vediamo di risalire già dal prossimo Gran Premio” conclude il pilota di Monza.


Quest’anno il livello dei piloti di Formula League si è alzato e il risultato della prima gara d’esordio di Fabio Dogliotti, pilota proveniente dalla Formula Challenge, non è quello sperato. Per lui tanta difficoltà a trovare feeling e grip.


Gara abbastanza piatta quella di Tony Manai che per fortuna in finale trova un kart che gli dà più confidenza, permettendogli di fare qualche sorpasso e di difendersi per qualche giro dall’attacco di Domenico Malvasi. Gli è andata peggio in qualifica e in prefinale con un kart poco performante.

Carasco, sempre difficile e divertente anche per Roberto Vigna. “Sono soddisfatto del mio risultato e punto a rimanere in League, e per farlo devo mantenere questo trend di risultati.” commenta così a fine gara il pilota di Pisa.


Davide Favilli, dopo una bella qualifica, alla prefinale si fa sfilare in partenza da tre piloti e, nonostante mantenga il contatto dai primi sotto la bandiera a scacchi, dovrà poi partire a metà schieramento della gara finale che aggiudicherà l’ordine di arrivo degli ultimi otto piloti.“Nella seconda gara sono partito bene ed ero attaccato a Esposito per giocarmi il nono posto, ma il kart improvvisamente si è spento facendomi perdere tanto tempo. Risultato: ultimo! Speriamo in un po’ più di fortuna nella prossima gara” - le parole a caldo di Favilli.


Insoddisfatto Domenico Malvasi per mancanza di confidenza con il kart in qualifiche; problemi di sottosterzo pur riuscendo a qualificarsi in quinta posizione. In prefinale si ritrova settimo per partenza poco aggressiva. A metà gara è in continua bagarre tra la sesta e la quinta posizione e all'ultimo giro riesce ad arrivare quarto, ma per una penalità di 1 punto per un sorpasso scorretto, finisce nella finale degli ultimi otto. Decisione del Direttore di gara assolutamente non condivisa dal pilota. In finale le cose non vanno meglio. Parte secondo e, dopo il sorpasso su Esposito, al terzo giro subisce un contatto dallo stesso Esposito che lo tallonava. Testa coda e ultima posizione. Da sedicesimo compie due bei sorpassi e l'undicesimo posto è anche frutto della penalità a Esposito e dello spegnimento del motore del kart di Favilli. “Week end da dimenticare nella mia pista preferita” le parole di delusione di Domenico Malvasi.


FINALE - DALLA 1° ALLA 8° POSIZIONE

La gara di Marco Pizzi è condizionata da un piccolo problema tecnico dopo un giro solo. Si è rotto il fermo del pedale dell'acceleratore costringendolo a guidare in posizione quasi sdraiata.Non è il massimo in una pista molto impegnativa fisicamente dove, anche la corretta posizione di guida, può fare la differenza.Nonostante questo, ragionando a mente fredda, il pilota di Brescia considera la sua gara positiva, dove è riuscito a resistere per tutto il tempo agli attacchi degli inseguitori. La P6 finale all'esordio nella categoria "regina" della Formula League non se lo aspettava, anche considerando l’inesperienza su questa pista.


Ottimo il sorteggio del kart e la qualifica di Emanuele Cerrino. Nella pregara sorteggia un kart poco performante e l’obiettivo diventa quello di difendere la sua posizione, mantenuta per 10 dei 15 giri per poi chiudere in quarta posizione. Termina la gara finale in ottava posizione. Punti comunque preziosi per l’esordiente di Bra, in provincia di Cuneo.


“Gara fra le più ostiche dell'intero campionato dato il layout del circuito con continui cambi di direzione e telai rigidi dei kart, che talvolta soffrono di sottosterzo”, il racconto del dopo gara di Stefano Piraneo. In qualifica riesce solamente all'ultimo passaggio a trovare il giro buono abbassando di 4 decimi sul finale e chiudendo quarto.Parte terzo in pregara e dopo una lotta con Sacchi di circa 5 giri, sfrutta un suo errore all'ultima chicane e lo passa all'interno di curva 1; siccome Anfuso ha preso margine, non gli resta che amministrare il vantaggio creatosi alle sue spalle date le continue lotte per il terzo posto. In finale parte quarto ma sul lato esterno e in partenza Casassa con ottimo spunto lo infila prendendosi la terza posizione.Casassa infila anche Campanini che sembra in difficoltà, anche Piraneo raggiunge Campanini e ingaggiano una lotta di 11 giri, si copre bene e poco può fare il pilota di Bernareggio per sopravanzarlo.


Andrea Sacchi, altro pilota promosso in League, ottiene un’ottima P4 in qualifica. Meno buono il sorteggio del kart per la pregara con il quale è costretto a “remare” per arrivare in finale, fortunatamente trovata. Peccato che poi, oltre che partire ultimo, si ritrova con lo stesso kart della prefinale, una sofferenza immane per quindici lunghi giri. Sacchi: “Contento della prestazione personale, spero di aver più fortuna le prossime, ma è bello aver tolto la ruggine invernale finalmente”.


IL PODIO

Qualifiche e pregara perfette di Sandro Anfuso, anche se il Kart era un po’ scivoloso, mentre la gara finale un po’ più complicata, nonostante avesse un passo gara più veloce di tutti e anche di Simone Rotondaro. Infatti dopo essersi ben difeso da Casassa, che gli ha fatto perdere terreno dal primo, ha iniziato a stampare giri veloci facendo il best lap di 37 secondi e 47 decimi, riprendendo il leader del Gran Premio e staccando di più di 1 secondo e mezzo Casassa. Il pilota di Casale Monferrato è soddisfatto della sua prestazione nonostante non li piaccia la pista.“La mia penalità per il sorpasso su Rotondaro mi è sembrata ingiusta, poiché anch’io sono stato superato in maniera molto dura, manovra di sorpasso valutata corretta dal Direttore di gara. Comunque il campionato è lungo e sono determinato a vincere per la seconda volta la Formula 7 Racing”. Le parole di Sandro rispecchiano il profilo di un campione.


Mattia Casassa né in qualifica né in pregara trova il feeling con il Kart che gli è stato assegnato a sorteggio. In finale invece è completamente un’altra storia. Prima il sorpasso in partenza su Piraneo e poi su Campanini, lo stimolano per recuperare Anfuso e Rotondaro in fuga. Per quanto riguarda la retrocessione di Anfuso sul terzo gradino, Casassa ritiene giusta la decisione del Direttore di gara di penalizzarlo per il contatto subito in fondo al rettilineo.


Pertanto sale sul podio come vincitore Simone Rotondaro (pilota wild card), che con una gara impeccabile conquista Carasco. Secondo posto per Mattia Casassa e terzo per Sandro Anfuso.

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